Introduzione
Il primo brano a mani unite non si scorda mai. Questa frase sintetizza bene la soddisfazione che si prova quando, per la prima volta, si suona un brano con entrambe le mani contemporaneamente.
Il primo brano a mani unite è sicuramente quello che dà più soddisfazione, ma al tempo stesso quello che richiede più sforzi ed energie per essere portato a termine.
Perché coordinare le mani al pianoforte ci sembra sempre così difficile?
Dal punto di vista psicofisico, perché dobbiamo imparare a coordinare le nostre mani, e soprattutto le nostre dita, mentre fanno cose diverse contemporaneamente. Se questo alle volte ci sembra difficile, o addirittura impossibile, è semplicemente perché chiediamo alle due mani di acquisire la stessa abilità di movimento, cosa che raramente avviene quando le usiamo nelle nostre attività quotidiane.
La gran parte delle persone usa maggiormente la mano destra, che acquisisce il titolo di mano più “capace”: la mano che risponde meglio ai nostri comandi. Per chi è mancino vale la stessa cosa ma in senso opposto: la mano sinistra è la mano dominante rispetto alla destra.
Dunque, c’è sempre una mano che domina sull’altra.
Al pianoforte, invece, le due mani hanno la stessa importanza e questo, proprio quando si inizia a suonare a mani unite, può essere alquanto destabilizzante: non dobbiamo più controllare una mano sola ma entrambe le mani, allo stesso modo.
Un’abilità che si può acquisire, ancora una volta, con il giusto metodo e la giusta costanza.
Anche in questo caso, dunque, il metodo assume un ruolo fondamentale: è importante fare proprio un processo di studio da applicare quotidianamente per migliorare la coordinazione tra le mani.
In questo articolo parliamo proprio del metodo e degli esercizi che puoi applicare per imparare a coordinare le mani al pianoforte e suonare i brani che ami a mani unite, con più scioltezza.
Iniziamo.
Ecco di seguito il metodo fatto di 6 punti che puoi applicare da subito per imparare a coordinare le mani al pianoforte.
1. Scegli la diteggiatura
Ancora una volta, scegliere una buona diteggiatura è la base per fare progressi più velocemente. Dobbiamo pensare alla diteggiatura come alla nostra migliore amica quando iniziamo a studiare un brano nuovo. È la nostra guida, quella che ci indica il percorso più facile e naturale per riuscire a suonare con naturalezza il nostro brano. Dunque, prima ancora di provare a coordinare le due mani insieme, ricordati di scegliere una buona diteggiatura e scrivila sullo spartito (quando non è già indicata sullo spartito stesso!). Sceglila per entrambe le mani separatamente.
2. Suona a mani separate
Prima di mettere insieme le mani, è importante conoscere cosa fanno singolarmente. Dopo aver scelto una buona diteggiatura, inizia a studiare il brano a mani separate in modo da conoscere esattamente cosa fa l’una e cosa l’altra, limitando le “sorprese” (come note che non riesci a decifrare o strani cambi di posizione) nel momento in cui andrai a mettere le mani insieme. Se hai difficoltà a leggere le note sullo spartito, ti consiglio di andare a leggere l’articolo 8 modi per velocizzare la lettura dello spartito.
3. Definisci la tua mappa dei movimenti
Dopo aver assimilato cosa fanno la mano destra e sinistra separatamente e aver stabilito la diteggiatura, è arrivato il momento di delineare una mappa dei movimenti che le tue dita andranno a compiere quando suonerai. Come si fa? Osserva come si muovono le linee melodiche delle due mani, partendo sempre dalla mano destra e passando successivamente alla sinistra. Noterai che le due mani seguiranno dei movimenti che puoi racchiudere in schemi ricorrenti: magari in alcuni punti si muoveranno nella stessa direzione, in altri in direzioni opposte (a specchio), in altri ancora la sinistra sarà ferma su una nota e la destra si muoverà in senso ascendente o discendente, magari seguendo una progressione (uno stesso inciso melodico che si ripete magari salendo o scendendo di un tasto). Segna sullo spartito i movimenti che fanno le mani aiutandoti con delle frecce.
4. Adotta una lettura verticale
Dopo aver portato a termine i primi tre punti di questo elenco, puoi passare a mettere finalmente insieme le mani. Per farlo, applica un tipo di lettura verticale fin dalla prima battuta. Leggi prima le note del pentagramma superiore, e posiziona la mano destra sui tasti che dovrà suonare. Poi leggi le note del pentagramma inferiore e fai lo stesso con la mano sinistra. A quel punto abbassa i tasti seguendo il ritmo segnato sullo spartito. Applica lo stesso procedimento di battuta in battuta.
5. Gestisci la velocità
Dopo aver letto una prima volta a mani unite, lentamente, tutto il brano puoi aumentarne gradualmente la velocità. In questo processo ti sarà utile utilizzare il metronomo. Partendo da un tempo molto lento potrai aumentare la velocità di 5 bpm alla volta fino a raggiungere la velocità che desideri. Adottando un metodo così graduale quasi non ti accorgerai di suonare sempre più veloce, ma alla fine il risultato sarà nettamente diverso dal punto di partenza.
6. Improvvisa
Se sai improvvisare, anche semplicemente a orecchio, puoi sfruttare questa tua abilità per allenare la coordinazione delle mani. Provare a suonare una melodia con una mano e un accompagnamento con l’altra. Adotta diversi tempi e figure ritmiche, in modo che la coordinazione delle due mani diventi gradualmente più complessa. Questo tipo di esercizio è ottimo per coordinare le mani, eliminando anche la difficoltà di leggere lo spartito allo stesso tempo.
Conclusione
In generale, l’esercizio regolare e la costanza sono le chiavi per coordinare le mani al pianoforte e diventare più abili. È importante dedicare poco tempo ogni giorno alla pratica e, a mano a mano che si progredisce, continuare a sfidarsi con nuovi esercizi e pezzi più difficili.
Infine, non essere troppo duro con te stesso! Imparare a suonare il pianoforte a mani unite richiede un po’ di pazienza. Continua a praticare e a divertirti, vedrai che farai molti progressi nel tempo.
In conclusione, i sei punti che abbiamo visto in questo articolo (scegliere una buona diteggiatura, suonare a mani separate, definire la propria mappa dei movimenti, adottare una lettura verticale, gestire la velocità e improvvisare) ti aiuteranno molto a coordinare le mani al pianoforte e a velocizzare i tuoi tempi di studio.